Le modifiche della carreggiata per mezzo dei distanziali possono modificare notevolmente l’aspetto della tua automobile e influire sulle sue prestazioni. Leggendo il nostro articolo potrai ottenere più informazioni.
Distanziali per i cerchi – di cosa si tratta?
Osservando le auto sportive sottoposte a tuning è possibile notare, in molte occasioni, un effetto di larghezza maggiorata rispetto alle versioni standard. Quest’impressione viene ottenuta mediante l’allargamento della carreggiata con i distanziali. In questo modo, la sagoma del veicolo ottiene nuove proporzioni, e la vettura acquisisce un’impronta più dinamica.
Utilizzando distanziali scelti correttamente, uniti a cerchi dall’aspetto attraente e ben realizzati, avremo la garanzia di distinguerci in una moltitudine di automobili pressoché identiche. Inoltre, l’incremento della carreggiata del mezzo permette di migliorare la tenuta di strada del veicolo.
In caso di montaggio di freni di maggiori dimensioni, capita di dover utilizzare i distanziali. Quest’elemento si rivela utile anche in caso di installazione di cerchi caratterizzati da un parametro ET troppo alto e profondo. In entrambe le situazioni, l’installazione dei distanziali permette di eliminare il conflitto tra i cerchi, l’impianto frenante e gli elementi delle sospensioni.
Con che materiale vengono realizzati i distanziali per le ruote?
Nella maggior parte dei casi, i distanziali sono realizzati in alluminio addizionato di magnesio. La superficie di questa lega viene indurita durante il processo di anodizzazione, ossia di lavorazione superficiale dei metalli. L’anodizzazione consiste nella produzione elettrolitica di un sottile strato di ossido. Esso, infatti, aumenta notevolmente la resistenza ai graffi e la durezza. Inoltre, i distanziali in acciaio sono molto più pesanti rispetto agli omologhi realizzati in leghe leggere.
Difetti di montaggio dei distanziali
La decisione relativa al montaggio dei distanziali deve essere analizzata attentamente, poiché la loro presenza, in alcune situazioni, può essere sconsigliata. Gli automobilisti devono essere consapevoli del fatto che i distanziali cambiano completamente i parametri delle sospensioni. L’esperienza mostra che questi cambiamenti non sono sempre positivi. Capita, infatti, di osservare un’usura più rapida dei cuscinetti e altri problemi.
Inoltre, è necessario ricordarsi di acquistare prodotti originali e di scegliere distanziali realizzati da un’azienda nota. I modelli che non provengono da ditte rinomate e affidabili non sono in grado di garantirci la sicurezza durante i viaggi effettuati con uno stile di guida dinamico.
Scegliendo i distanziali, occorre prestare attenzione a elementi come la struttura del cerchio, e in particolar modo al mozzo della ruota. Un approccio errato a questa problematica può mettere a rischio la tua sicurezza stradale.
In che modo scegliere lo spessore massimo dei distanziali?
Sicuramente, il metodo più semplice ed efficace consiste nella misurazione della distanza tra il bordo del parafango e lo pneumatico. In questo modo potremo ottenere il massimo scostamento dello pneumatico dal mozzo senza rischio di collisione e, di conseguenza, il massimo spessore del distanziale. Ovviamente dobbiamo considerare il lavoro svolto dagli pneumatici e dalla carrozzeria del veicolo.
Non possiamo applicare un distanziale identico alla distanza tra ruota e parafango. La larghezza dei distanziali anteriore e posteriori, invece, non deve necessariamente essere identica.
Montaggio dei distanziali
Il diametro del distanziale deve essere adeguato al diametro del mozzo, mentre la parete laterale del mozzo e del distanziale devono trovarsi sulla stessa linea. In questo luogo non è ammissibile la comparsa di “gradini” dovuti alla differenza tra i diametri. Ricordiamoci del fatto che le viti dei distanziali fissate al mozzo non possono sporgere dalla superficie di montaggio del cerchio.
Avvitando viti più lunghe nel mozzo, dobbiamo avere la certezza che queste ultime non causino il danneggiamento di elementi quali, ad esempio: sensori ABS. Il distanziale per il mozzo deve essere installato senza eccessive resistenze.
Viti per i distanziali – quali usare?
Se vogliamo applicare i distanziali, è necessario scegliere viti in grado di fissare adeguatamente la ruota al mozzo. Gli specialisti affermano che questa condizione è da ritenersi soddisfatta qualora almeno 10-12 mm della filettatura si trovano all’interno dell’alloggiamento presente nel mozzo. In caso di mancato avvitamento della vite con la profondità richiesta, esiste il rischio di rottura della filettatura.
A seguire presentiamo le profondità corrette e il numero di rotazioni richieste per varie viti con diversi passi. Non dimentichiamoci del fatto che il numero di rotazioni raccomandato si riferisce anche ai dadi. Per quanto concerne i distanziali, la lunghezza delle viti deve essere selezionata in modo tale da ottenere un prodotto con un eccesso di lunghezza rispetto alla vite di serie pari alla metà dello spessore del distanziale.
- M12x1,25 = almeno 8 rotazioni = circa 10 mm di filettatura
- M12x1,50 = almeno 6,5 rotazioni = circa 10 mm di filettatura
- M12x1,75 = almeno 6,5 rotazioni = circa 12 mm di filettatura
- M14x1,25 = almeno 9 rotazioni = circa 12 mm di filettatura
- M14x1,50 = almeno 7,5 rotazioni = circa 11 mm di filettatura
Vari tipi di distanziali – quando e quali utilizzare?
La ricca offerta di distanziali ci permette, al momento attuale, di installare tali elementi in quasi ogni veicolo. Il margine di allargamento del veicolo va da 5 a 90 mm per lato. Data la vastissima gamma di dimensioni è necessario adottare strutture differenti per i vari tipi di soluzioni.
Tipo 1 – distanziali senza flangia di centraggio
Dato il ridotto spessore, il cerchio viene centrato sull’apposita flangia del mozzo, mentre il montaggio deve svolgersi con l’uso di viti leggermente più lunghe rispetto a quelle standard.
Distanziali per cerchi senza flangia.
Tipo 2 – distanziali con flangia di centraggio
Qualora si desideri un allargamento superiore a 6 mm per lato, è consigliabile utilizzare un distanziale con anello di centraggio. In questo caso, tale elemento è indispensabile, poiché la flangia di centraggio originale del mozzo è coperta dal distanziale stesso. Per questo motivo, nel corso del montaggio, è necessario utilizzare una vita più lunga (l’eccesso di lunghezza dovrà essere pari alla metà del distanziale).
Ricordiamoci che il montaggio con l’uso delle viti a lunghezza standard, in questo caso, è assolutamente inammissibile!
Anelli distanziali per cerchi con flangia di centraggio.
Tipo 3 – distanziali avvitati sul mozzo
La massima possibilità di allargamento viene fornita dai distanziali avvitati al mozzo. Il prodotto viene ottenuto insieme alle viti, da utilizzare per l’avvitamento del distanziale al mozzo al posto delle viti classiche. Oltre agli alloggiamenti per le viti, il distanziale è provvisto di fori filettati, ai quali viene avvitata la ruota (per mezzo delle viti facenti parte dell’allestimento di fabbrica).
Distanziali avvitati sul mozzo.
In un certo senso, lo sviluppo del distanziale di cui sopra consiste nella versione con colonnette infilate nella ruota (fornite in dotazione) al posto dei fori per le viti. Tale opzione ci permette un allargamento di ben 90 mm.
Distanziale avvitato al mozzo con colonnette.
Distanziali che modificano il passo tra le viti.
Un tipo interessante, per quanto concerne i distanziali sopraccitati, consiste nei distanziali che modificano il passo tra le viti. In questo caso, la modifica del passo ci permette di utilizzare ruote con un valore della distanza diverso dal passo previsto in fabbrica. Il montaggio e la struttura non variano in modo significativo dai distanziali avvitati sul mozzo.